Descrizione
DENOMINAZIONE | |
Uve | Pecorino minimo 85% |
Area | Colline di Chieti – Pendici della Maiella |
Origine del vitigno | La prima fonte documentale sull’origine del Pecorino risale all’anno 1526 ed è contenuta negli Statuti di Norcia (Pg). Il vitigno nel corso del Novecento è stato gradualmente abbandonato per lasciare spazio a varietà più produttive come il Trebbiano. L’origine del nome si confonde nelle nebbie delle tradizioni popolari fatte di pittoresche storie più o meno verosimili. Si passa dall’“uva dei pecorari” in quanto consumata dalle genti povere come i pecorai, all’“uva delle pecore” perché le greggi, durante la transumanza, andavano pazze dei suoi acini gialli e dolcissimi. |
IN VIGNA | |
Suolo | Medio impasto – calcareo |
Altimetria ed esposizione | Orsogna 432m s.l.m. |
Sistema di allevamento | Pergola abruzzese |
Vendemmia | Manuale |
IN CANTINA | |
Vinificazione | Le uve sono raccolte a mano a metà settembre quando l’uva ha un tenore acidico che garantisce la freschezza al vino. La fermentazione, con lieviti autoctoni, è condotta a temperatura controllata. La maturazione a fine fermentazione sulle buone fecce fa acquisire toni complessi e importanti. |
IN DEGUSTAZIONE | |
Vista | Giallo paglierino tenue. |
Olfatto | Odori di frutta matura con sentore di pera. |
Gusto | Dotato di una buona vena acidula che si bilancia con una importante struttura. Il tutto in equilibrio per creare una giusta morbidezza. |
IN SERVIZIO | |
Abbinamento consigliato | Crudi di pesce, salumi, risotti, animali da cortile e formaggi di media stagionatura. |
Temperatura | 9-11°C |