Descrizione
Vivo
La filtrazione estrema impatta sulla microflora (lieviti e batteri) e crea un vino sterile e senza vita.
I vini con il marchio Lunaria Ancestrale sono “vini vivi” (non filtrati e senza solfiti aggiunti) e rappresentano il caleidoscopio del gusto, oggi ti mostrerà alcuni aromi, domani altri, in una continua evoluzione.
– Fermentazione e rifermentazione spontanea
– Senza solfiti aggiunti
– Senza sboccatura con Fondo
– Stabilizzazione tartarica naturale
Vitigno
100% Pinot Grigio
Il Pinot Grigio può vantare un genitore importante: il Pinot Nero. Infatti, da una sua mutazione gemmaria nasce il Pinot Grigio. Questo vitigno definito impropriamente uva bianca, ma dallo stesso nome è chiaro che siamo di fronte ad una varietà non a bacca bianca. Il colore dei suoi acini a maturazione è grigio tendente al rosa. Origina vini di colore ramato anche se vinificato in bianco mentre se lavorato a contatto con le bucce assume un colore rosato, molto vicino al rosa occhio di pernice con riflessi buccia di cipolla. Il Pinot Grigio ramato vanta una tradizione ben radicata nota sin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia che proprio con il termine “Ramato” indicava nei contratti di compravendita il nome del vino Pinot Grigio. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una progressiva scomparsa di questa interpretazione più classica (ramata) a favore della più “moderna e tecnologica” vinificazione in bianco in cui la leggera presenza di colore viene allontanata attraverso l’azione decolorante del carbone enologico. Però basterebbe osservare un grappolo di questo vitigno per capire che l’uva non merita di essere privata del suo “colore” naturale e con esso di parte del suo corredo varietale.
Tipo di terreno
Terreni profondi argillosi con presenza di venature calcaree
Altitudine vigneti
400-500 m s.l.m.
Forma di allevamento
“Pergola Abruzzese”, forma di allevamento espansa che restituisce la naturale forma a liana della vite e conferisce, grazie alla maggior presenza della parte legnosa, resistenza ai cambiamenti climatici.
Coltivazione agricola
Biodinamica con certificazione biologica e DEMETER. La coltivazione biodinamica è importante per la vita microbiologica nel vigneto e fondamentale nella fermentazione e rifermentazione spontanea di un vino biodinamico. L’uso di funghicidi convenzionali indeboliscono le popolazioni di lieviti e rendono molto difficile la fermentazione spontanea. L’originalità e la singolarità del vino e spumante biodinamico è il suo legame al luogo e alle condizioni climatiche dell’anno (“terroir”)
Vinificazione e spumantizzazione
Ancestrale è il metodo fermentativo usato già nell’antichità ed è il padre fondatore delle bollicine. Il metodo conta di una macerazione di qualche giorno con le bucce e successiva pressatura delle uve necessaria per completare l’estrazione dei lieviti indigeni presenti nella buccia, questa viene seguita da una fermentazione generalmente in vasca. La fermentazione viene bloccata raffreddando il mosto (circa 4-5 °C) e ad un tenore di zuccheri che garantisce dopo l’imbottigliamento la presa di spuma senza l’aggiunta ulteriore di zuccheri e di lieviti. Il vino rifermenta in bottiglia e i lieviti chiusi inibiscono la CO2 creando, come dicono i francesi, un “petillant” leggermente frizzante. La maturazione dello spumante avviene “sur-lie” ovvero sui propri lieviti con un aspetto velato e opaco, in contrasto con la brillantezza e la luminosità delle bollicine degli spumanti convenzionali
Caratteristiche sensoriali
Colore: ha un colore rosa con venature salmone, impenetrabile per via della torbidità in bottiglia.
Al naso: emergono note fruttate con sentori di fragola di bosco e piccoli frutti rossi.
In bocca: al palato la carbonica è tenue, finemente solletica il sorso e lo rende perfetto, pulito e di giusto equilibrio. Ottima lunghezza gustativa. Un vino che non smetteresti mai di bere.
Abbinamenti
Aperitivi ed antipasti di pesce, pietanze di pesce in generale, piatti vegetariani.
Gradazione alcolica
12% vol
Temperatura di servizio
6-8°C